Notizie | 22 Gennaio 2020

Sistemi di aeromobili senza pilota

Settore aerospaziale e difesa: un progetto specifica i requisiti per operazioni commerciali UAS-Unmanned Aircraft Systems sicure.

droneCon la Risoluzione A40-7, la 40a Assemblea Generale dell’International Civil Aviation Organisation-ICAO – Agenzia specializzata delle Nazioni Unite – nell’ottobre 2019 ha riconosciuto l’esistenza di “New Entrants” nel mondo dell’aviazione civile, in particolare Aeroplani Sub-Orbitali (SOA), High Altitude Pseudo-Satellites (HAPS) e Unmanned Aircraft Systems (UAS). Questi ultimi, denominati “droni” dai media, possono operare in prossimità del suolo (altezza meno di 150 m) oppure come HAPS ad altitudini superiori al livello di volo FL 600, nonché a quote intermedie.

Secondo studi di mercato, la domanda per operazioni civili di droni aumenterà esponenzialmente nei prossimi decenni, soprattutto sopra aree urbane per applicazioni professionali: lavoro aereo, trasporto di piccoli pacchi, “air taxi” per trasporto passeggeri.

L’emergente regolamentazione aeronautica di queste nuove operazioni è basata sulla professionalità e organizzazione dell’operatore (la ditta datrice di lavoro) prima ancora che sull’aeronavigabilità dell’Unmanned Aircraft (UA) o sulla competenza del pilota remoto (il dipendente della ditta).

ISO ha pubblicato nel dicembre 2019 il nuovo standard internazionale ISO 21384-3:2019, che la Commissione nazionale Settore aerospaziale e difesa ha deciso di adottare: il progetto UNI1607442 “Sistemi di aeromobili senza pilota (UAS) – Parte 3: Procedure operative” specifica i requisiti per operazioni commerciali UAS sicure.

L’applicabilità della norma internazionale in Italia offrirà agli operatori nazionali di UAS un “benchmark” per potersi accreditare a fronte del corrente stato dell’arte internazionale ed essere così più competitivi nell’offrire i propri servizi nel mondo.

La certificazione ISO 21384-3 potrebbe essere anche un elemento vantaggioso per partecipare a gare per la fornitura di servizi tramite UAS, indette da agenzie a livello mondiale (es. World Food Programme), Europeo (es. EMSA, FRONTEX) o nazionale (es. enti pubblici eleggibili per voli di Stato) ovvero da ditte multinazionali (es. ENI).

Dal 17 al 31 gennaio 2020 il progetto è sottoposto all’inchiesta pubblica preliminare (>> consulta la banca dati), fase fondamentale per valutare le reali esigenze del mercato. Entro tale data è possibile inviare commenti al documento.