Notizie | 23 Marzo 2021
Sono nove i progetti che entrano in inchiesta pubblica preliminare
Nove progetti entrano in inchiesta pubblica preliminare dal 23 marzo al 6 aprile. Attendiamo i vostri commenti.
Sono 9 i progetti di norma sottoposti in questi giorni (dal 23 marzo al 6 aprile) all’inchiesta pubblica preliminare. Gli argomenti trattati riguardano: dispositivi medici, biotecnologie, codici dei paesi, efficienza idrica, esperto di progettazione ambientale e caldaie da riscaldamento.
Sono 9 i progetti di norma sottoposti a inchiesta pubblica preliminare per due settimane, dal 23 marzo al 6 aprile.
Questi i temi al centro dei lavori delle commissioni tecniche.
La commissione Tecnologie biomediche e diagnostiche propone quattro progetti.
Il primo, UNI1607972, specifica i requisiti dei connettori per infusione intravascolare. Nasce dalla necessità di migliore l’efficacia e la sicurezza di tali prodotti. Adotta la ISO 18250-7:2018.
Il secondo, UNI1607968, specifica le caratteristiche di flaconi in vetro, vuoti, sterili e pronti per essere riempiti con preparazioni per uso iniettabile, inclusi i requisiti minimi di materiali, sistemi di imballo e metodi analitici. Nasce dalla necessità di avere requisiti affidabili per questi flaconi. Adotta la ISO 21881:2019.
Il terzo, UNI1607969, specifica le caratteristiche di tubofiale in vetro, vuote, sterili e pronte per essere riempite con preparazioni per uso iniettabile, inclusi i requisiti minimi di materiali, sistemi di imballo e metodi analitici. Anch’esso nasce dalla necessità di avere requisiti affidabili in merito. Adotta la ISO 21882:2019.
Il quarto ed ultimo, UNI1608395, specifica i requisiti di validazione e verifica applicabili affinché una biobanca possa dimostrare che opera il trattamento di materiali biologici secondo metodi validati e/o verificati che sono adeguati allo scopo. Nasce dalla necessità di una maggiore efficacia della ricerca scientifica grazie al lavoro in qualità delle biobanche. Adotta la ISO 21899:2020.
È la commissione Documentazione e informazione che propone due progetti. Vediamoli qui di seguito.
Il primo, UNI1609417, specifica le linee guida di base per l’implementazione e la manutenzione dei codici dei paesi. Tale codice è destinato all’utilizzo in qualsiasi applicazione che richieda l’espressione dei nomi dei paesi correnti in forma codificata.
La condivisione delle risorse informative è un requisito indispensabile per la costruzione di sistemi distribuiti e di interscambio. L’identificazione dei nomi dei paesi e loro suddivisioni, gestita attraverso codifica, costituisce un valido prerequisito per la costruzione di qualsiasi applicazione che richieda l’espressione dei nomi dei paesi.
Adotta la ISO 3166-2:2020.
Il secondo, UNI1609416, specifica le linee guida di base per l’implementazione e la manutenzione dei codici per i nomi di paesi utilizzati in precedenza. Tale codice ha lo scopo di rappresentare i nomi dei paesi non più attuali, ovvero i nomi dei paesi cancellati dalla ISO 3166, dalla sua prima pubblicazione nel 1974.
La norma sarà uno strumento indispensabile per la gestione di tutti i sistemi informativi che codificano, a diverso scopo, l’espressione dei nomi dei paesi non più attuali.
Adotta la ISO 3166-3:2020.
E ancora, la commissione Prodotti, processi e sistemi per l’organismo edilizio propone due progetti.
Il primo, UNI1609411, specifica i requisiti e contiene una guida per l’utilizzo nello stabilire, implementare e mantenere un sistema di gestione dell’efficienza idrica. È applicabile a organizzazioni di tutti i tipi e dimensioni che utilizzano l’acqua. È focalizzato sui consumatori finali.
Ha, infatti, lo scopo di aiutare le organizzazioni di ogni dimensione e settore a essere più efficienti nell’uso delle risorse idriche, attraverso l’uso di metodi e strumenti per la valutazione e la contabilizzazione del consumo di acqua, nonché di indicazioni su come identificare e attuare misure per ottimizzarne l’uso.
Adotta la ISO 46001:2019.
Il secondo, UNI1608012, tratta la figura professionale dell’esperto in progettazione ambientale stabilendone i requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità.
L’attività normativa si prefigge lo scopo di definire i requisiti relativi a questa figura professionale anche al fine di identificare chiaramente il livello di autonomia e responsabilità, in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Questi requisiti saranno inoltre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.
Per concludere il progetto di norma UNI1609377 proposto dal CIG – Comitato Italiano Gas – ente federato UNI specifica i requisiti e i metodi di prova supplementari per caldaie alimentate con gas naturale del gruppo H e del gruppo E e miscele di gas naturale e di idrogeno fino al 20% in volume.
Il documento è di supporto per la valutazione di conformità affinché gli apparecchi a gas possano essere immessi sul mercato ai sensi della legislazione vigente (ovvero secondo il Regolamento UE 2016/426 sugli apparecchi a gas).
Consente, inoltre, la definizione di procedure unificate e omogenee sul territorio nazionale per apparecchi innovativi, nel rispetto dei requisiti essenziali del Regolamento Apparecchi a gas. Facilita la messa a disposizione sul mercato nazionale di apparecchi idonei all’utilizzo di miscele gas naturale/idrogeno, definiti hydrogen ready, da poter considerare nelle strategie nazionali sulla transizione energetica.
L’inchiesta pubblica preliminare è un passaggio fondamentale del processo normativo perché aiuta a capire se:
- il mercato ha bisogno di queste norme
- ci sono altri bisogni da soddisfare
- ti interessa partecipare.
Lo sviluppo di uno standard deve avere luogo solo di fronte a un reale beneficio.
Per questo il tuo parere è importante: aspettiamo i tuoi commenti (>> vai alla banca dati).
Scopri come partecipare alle attività di normazione (>> vai alla sezione Associazione).
Data di scadenza dell’inchiesta pubblica preliminare: 6 aprile 2021.