Notizie | 26 Marzo 2021

Conservazione dei beni culturali: l’Italia sempre alla guida del comitato CEN

L’Italia presiede il comitato europeo CEN/TC 346 “Conservation of Cultural Heritage”. La parola a Vasco Fassina e Antonio Sansonetti…

Fin dalla sua costituzione nel 2002, l’Italia presiede l’attività del CEN/TC 346 “Conservation of Cultural Heritage”. Ne abbiamo parlato con Vasco Fassina, presidente uscente, e con Antonio Sansonetti, presidente neo eletto…

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Anche se questo momento di particolare difficoltà ha reso estremamente difficile muoversi e viaggiare, ci auguriamo tutti che al più presto l’attuale emergenza sanitaria possa essere superata e di poter finalmente ricominciare a visitare tutte le bellezze architettoniche, storiche e artistiche che il nostro Paese ci riserva e il cui primato ci viene riconosciuto in tutto il mondo.

Opere d’arte, musei, siti archeologici, edifici storici, rappresentano l’inestimabile patrimonio di beni culturali la cui cura e conservazione sono l’elemento di fondamentale importanza affinché – oltre a noi – ne possano godere le generazioni future.
Ed è spettato infatti all’Italia l’onore di presiedere a livello europeo l’attività del comitato tecnico CEN/TC 346 “Conservation of Cultural Heritage” fin dalla sua costituzione, avvenuta nel 2002 su proposta italiana, per sviluppare le norme tecniche necessarie al settore della conservazione dei beni culturali.

Ne abbiamo parlato con il presidente uscente Vasco Fassina (attuale presidente della sottocommissione UNI sui beni culturali) che ha ricoperto tale incarico dalla data di costituzione del comitato fino alla fine dello scorso anno e con il neo eletto presidente Antonio Sansonetti del CNR-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, in carica dal 1 gennaio 2021.

fassina intervistaVasco Fassina spiega ai microfoni UNI quali sono state le maggiori criticità e le resistenze incontrate nel suo percorso professionale ma anche i molti e incoraggianti risultati raggiunti.
Fin dagli inizi – spiega Fassina – l’esigenza era quella di cercare di unificare l’approccio scientifico che si ha nelle procedure di conservazione del patrimonio culturale. In tal modo si sarebbe potuto consentire una sinergia tra gli addetti ai lavori operanti nelle varie discipline tecniche e scientifiche dei Paesi appartenenti all’Unione europea”.

Fassina sottolinea inoltre l’importanza di partecipare ai lavori di normazione e presenta una rapida panoramica dei lavori normativi che si stanno portando avanti a livello nazionale da parte della Sottocommissione Beni culturali dell’UNI.

sansonetti intervistaAntonio Sansonetti spiega perché le norme sono un fattore essenziale in tutti i settori, in generale, e in particolare in quello della conservazione dei beni culturali, le sfide future e gli obiettivi che porterà avanti nel suo mandato.
Mentre la parte relativa ai materiali lapidei è ben sviluppata – chiarisce Sansonetti – e qualcosa è stato fatto anche su altri tipi di materiali (come ad esempio il legno sommerso di provenienza archeologica) rimangono ancora da esplorare moltissimi altri ambiti di attività e altri materiali che vengono utilizzati in questo settore… questo comporterà inevitabilmente anche una revisione della struttura del comitato stesso”.

Entrambi sottolineano però la necessità di far conoscere maggiormente il parco normativo esistente al fine di mettere a disposizione di tutte le professionalità coinvolte (dai restauratori ai curatori museali, dai conservation scientist ai progettisti) linee guida, dati di riferimento, metodologie di campionamento, pratiche diagnostiche, tecniche di prevenzione per la protezione delle strutture ma anche una terminologia comune e condivisa da tutti gli operatori del settore.

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