Notizie | 28 Aprile 2021

Lavorare in sicurezza in tempi di pandemia: ecco l’ISO/PAS 45005

In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, parliamo della nuova ISO/PAS 45005…

In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, parliamo di un documento importante: la ISO/PAS 45005 “Linee guida generali per un lavoro sicuro durante la pandemia COVID-19”…

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Non c’è dubbio che la pandemia da COVID-19 abbia letteralmente stravolto le nostre consuetudini sociali, colpendo duramente anche il mondo del lavoro nella sua globalità.
Da più di un anno ormai le certezze hanno lasciato il posto all’imprevedibilità, rendendo difficile anche solo ipotizzare un rapido ritorno a una “normalità” di cui forse è anche lecito porre in discussione il paradigma.

La domanda centrale, quindi, non può che essere la seguente: come possono le organizzazioni gestire l’attuale contesto di emergenza sanitaria, e come possono i lavoratori svolgere le proprie attività in condizioni di adeguata sicurezza?
La domanda si rivela particolarmente stringente proprio in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro che si celebra il 28 aprile.

Il tema è stato affrontato con determinazione dal comitato tecnico internazionale ISO/TC 283 “Occupational health and safety management”, la cui segreteria è tenuta dal BSI (British Standards Institution).

frase isopas45005 2Frutto di questo intenso lavoro è l’ISO/PAS 45005 “Occupational health and safety management — General guidelines for safe working during the COVID-19 pandemic” (Gestione della salute e della sicurezza sul lavoro – Linee guida generali per un lavoro sicuro durante la pandemia COVID-19), disponibile anche sul nostro Catalogo online.
Pubblicato lo scorso dicembre, il documento è stato sviluppato in soli tre mesi, proprio per rispondere all’urgenza dettata dalla situazione contingente. Un traguardo significativo, se si pensa che i tempi medi di elaborazione di un documento normativo sono in genere di tre anni.

Ma situazioni straordinarie richiedono risposte straordinarie, e il mondo della normazione è in grado di fornirle. Anche dal punto di vista degli strumenti a disposizione: la PAS (Publicly Available Specification) è infatti una specifica pubblica, cioè un formato normativo che ha tempi di elaborazione sensibilmente più veloci (pensati proprio per rispondere a necessità di particolare urgenza) e che permetterà al documento di essere aggiornato nella sua forma attuale o di essere eventualmente sviluppato in futuro in una norma tecnica classica, a seconda dell’evoluzione della situazione internazionale.

Ma perché è importante l’ISO/PAS 45005?
ssl2021 giornata mondialePerché fornisce raccomandazioni pratiche sulla gestione dei rischi derivanti da COVID-19 ed è applicabile a ogni tipo di organizzazione (grande o piccola, pubblica o privata), in qualsiasi contesto essa operi.
Sally Swingewood e Martin Cottam, rispettivamente Committee Manager e Presidente dell’ISO/TC 283, ci aiutano a comprendere meglio il contesto in cui è nato questo documento e quindi indirettamente il valore di questa sfida che la normazione ha accolto.

Questo lungo periodo di pandemia ci ha mostrato quanto siano importanti l’agilità, la flessibilità e la pianificazione per la continuità aziendale“, spiega Sally Swingewood. “Le organizzazioni devono essere in grado di adattarsi ai rapidi cambiamenti del contesto in cui operano“.

Sicuramente, oggi, l’ampio ricorso allo smart working è una di queste possibilità di adattamento. Eppure non tutti i lavori possono essere svolti da remoto.
Indubbiamente ci sono davvero molte attività che non possono essere fatte a distanza“, conferma Martin Cottam. “Si pensi ai servizi essenziali come il commercio al dettaglio, i trasporti, o i servizi di pubblica utilità, il settore della sanità e quello dell’assistenza sociale. Ovviamente i lavoratori esposti a un maggior contatto col pubblico sono più a rischio. Le statistiche mostrano, ad esempio, che i conducenti di trasporti hanno subito uno dei più alti tassi di mortalità da COVID-19. Ma in tutti questi contesti, ci sono misure che possono essere adottate per ridurre i rischi. Le misure possono essere applicate riorganizzando adeguatamente il lavoro“.

frase isopas45005 1Le principali misure sono legate al distanziamento, per minimizzare per quanto possibile il contatto umano.
Lo si può fare limitando il numero di persone che viaggiano insieme nei veicoli, ad esempio“, prosegue Martin Cottam, “evitando la condivisione di bevande e cibo, e applicando misure di igiene durante tutto il corso del lavoro. Vi sono anche misure che possono essere prese per adattare la disposizione dei locali al fine di aumentare la separazione tra i lavoratori o tra i lavoratori e il pubblico, nonché per migliorare la ventilazione e igienizzare le superfici. Ma naturalmente“, sottolinea ancora Cottam, “tutto ciò richiede che i lavoratori aderiscano alle misure che l’organizzazione mette in atto. La chiave quindi è la comunicazione e la consultazione“.

Ciò non toglie che eventuali nuove misure adottate possano a loro volta comportare nuove potenziali problematiche, che devono essere prese in considerazione.
Sì, a volte le regole o le misure messe in atto possono generare nuovi rischi prima non considerati“, conferma Sally Swingewood. “Per questo è importante considerare le esigenze di tutti i lavoratori – in particolare quelli con qualche genere di disabilità – quando si adattano posti di lavoro o si introducono nuove misure di sicurezza“.

Ma le esigenze imposte dalla pandemia hanno obbligato tutti a considerare un’ampissima gamma di variabili. Se da un lato vi sono lavori che vengono svolti necessariamente in spazi pubblici, è pur vero che anche il lavoro da casa comporta dei rischi.
Per questo è importante monitorare i vari contesti in cui i lavoratori si trovano, al fine di adattare le misure di sicurezza laddove necessario“, ribadisce Martin Cottam. Concetto sottolineato anche da Sally Swingewood, che riconosce come “ci sono evidenti sfide che circondano gli spazi di lavoro. Lavorare da casa può anche portare a disturbi fisici se lo spazio di lavoro non è impostato bene, mentre per alcuni è semplicemente stressante“.

E lo stress è veramente il filo rosso che lega gli svariati aspetti del delicato tema della salute e sicurezza sul lavoro in tempi di Covid-19.
Ecco: se c’è un risultato positivo di questa pandemia è che ha fatto parlare la gente più apertamente di salute psico-fisica. Ed è importante che le persone ne parlino, che si sentano ascoltate e non abbiano la sensazione che la loro ansia venga ignorata“, spiega ancora Sally Swingewood. Un tema rilanciato anche da Martin Cottam: “Un datore di lavoro che si fida del proprio personale e che cerca di essere flessibile può davvero contribuire a ridurre lo stress legato al lavoro. Ascoltare e consultare i dipendenti è davvero la chiave, ed è un bene sia per l’individuo sia per il successo dell’intera organizzazione“.

Se quindi quello della salute e della sicurezza è da sempre uno dei temi fondamentali del mondo del lavoro, l’emergenza Covid lo ha reso ancor più un fattore centrale non solo di imprescindibile salvaguardia delle persone, ma anche di resilienza e di business continuity per le organizzazioni stesse. Da qui l’esigenza di sviluppare la ISO/PAS 45005.
Sin dall’inizio è stato chiaro che era necessaria una buona prassi, concordata a livello internazionale, che potesse essere applicata in qualsiasi contesto“, chiarisce Sally Swingewood. “La ISO/PAS 45005 aiuterà le aziende ad adattarsi, sopravvivere e rimanere in attività, a prescindere dalle specificità locali, senza dover scendere a compromessi sulla sicurezza dei lavoratori. Il punto forte del documento è che può essere applicabile a qualsiasi tipo di lavoro, ovunque nel mondo“.

L’ISO/PAS 45005 è generico nella sua applicabilità, ma specifico nei termini di orientamento che fornisce“, aggiunge Martin Cottam. “Dà un aiuto pratico diretto alle organizzazioni, informandole su ciò che devono affrontare o attuare per continuare a operare in sicurezza. Vuole essere un aiuto concreto. Questo è anche il motivo chiave per cui abbiamo chiesto che l’ISO/PAS 45005 sia reso disponibile gratuitamente”.

Come detto, il formato PAS (Publicly Available Specification) permetterà di aggiornare più agilmente il documento a seconda dell’evolversi, spesso imprevedibile, della attuale situazione emergenziale, così come di svilupparlo ulteriormente in una norma tecnica a tutti gli effetti. Ma sarà anche completata dalla futura ISO 45003, la prossima norma sulla salute psicologica e la sicurezza sul lavoro, che sarà pubblicata entro la fine di quest’anno.
Non solo. L’ISO/TC 283 ha iniziato a lavorare anche su una norma relativa alla prevenzione e alla gestione delle malattie infettive sul lavoro. Si occuperà di COVID-19 e virus simili, ma anche di altre malattie come l’influenza stagionale, in quanto anch’essa può avere un grande impatto sulle attività di un’organizzazione.

Insomma, la pandemia è indubbiamente un evento che ha messo fortemente in crisi tutto il nostro sistema socio-economico. Ma anche dall’evento più drammatico si può – e si deve – imparare qualcosa.
Il mondo della normazione è attrezzato per questo.