Notizie | 4 Giugno 2021

Il Comitato di Indirizzo Strategico

Il Comitato di Indirizzo Strategico è uno degli organi di governance previsti dal nuovo Statuto. Conosciamolo meglio…

Il nuovo Statuto prevede una governance più ampia, dove alla Giunta e al Consiglio si affiancano il Comitato di Coordinamento delle Pubbliche Amministrazioni e il Comitato di Indirizzo Strategico.

Quest’ultimo si è recentemente insediato per fare fronte ad alcuni pressanti impegni statutari (come ad esempio l’approvazione del Rendiconto di Sostenibilità poi sottoposto al vaglio dell’Assemblea dei Soci), ai quali si aggiungono attribuzioni “strategiche” come – tra le altre stabilite dall’art. 19 dello Statuto – la definizione:

  • della visione dell’Ente e la mappatura degli stakeholder
  • del ruolo dell’UNI nella società italiana e nell’Infrastruttura per la Qualità
  • delle linee strategiche di medio e lungo periodo e le tematiche da sviluppare per raggiungere gli scopi UNI
  • dei temi della normazione in relazione ai trend di mercato nazionale e internazionale
  • delle attribuzioni e dei componenti del Centro Studi sulla Normazione.

Per svolgere queste attività è necessario un organo di governance decisamente aperto e multistakeholder, in grado di guardare alla normazione in modo diverso, più ampio e innovativo, e di portare il punto di vista di segmenti influenti della Società un tempo addirittura identificati con interessi/posizioni “antagonisti/e” a quelli/e della normazione.

Per garantire questa apertura, il Comitato di Indirizzo Strategico è composto (vd. art. 18 dello Statuto) dagli stessi membri del Consiglio Direttivo ai quali si affiancano i rappresentanti di alcune istituzioni di ricerca (CRUI, ISS, ISPRA), di alcuni ulteriori ministeri le cui attività presentano numerose – anche solo potenziali – sinergie con la normazione (Istruzione, Università e Ricerca, Salute, Transizione Ecologica, Politiche Agricole…), dei sindacati dei lavoratori e – a maggior ragione – dei dipendenti UNI.
Al momento la compagine non è ancora del tutto completata, ma la sua rappresentatività ha già aperto nuovi orizzonti alla normazione…

Si riunisce almeno due volte l’anno e i componenti elettivi durano in carica quattro anni e possono essere rieletti: buon lavoro!