Notizie | 5 Novembre 2021

2001-2021: 20 anni dalla pubblicazione delle Linee Guida SGSL UNI-INAIL

Dopo 20 anni dalla pubblicazione delle Linee Guida UNI-INAIL sui sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro diamo la parola agli esperti che le hanno messe a punto.

UNI intende “virtualmente” celebrare i 20 anni dalla pubblicazione delle Linee Guida UNI-INAIL sui sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro con alcuni articoli delle stesse organizzazioni che a suo tempo hanno contribuito alla loro elaborazione.

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In questi 20 anni abbiamo assistito alla pubblicazione, tra gli altri, del D.Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti, della Legge 123/2007 sulle misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, del D.Lgs. 81/2008 (testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) e del D.M. 13 febbraio 2014 sul recepimento delle procedure semplificate per l’adozione e l’efficace attuazione dei MOG nelle piccole e medie imprese.

Dall’altra parte vi è stata la diffusione della BS/OHSAS 18001:2007 e la pubblicazione della UNI ISO 45001:2018 che, insieme alle Linee Guida UNI-INAIL, costituiscono i riferimenti del sistema di accreditamento e certificazione, per finire con la recente pubblicazione di alcuni documenti, facenti parte di una nuova tipologia, le Prassi di Riferimento di UNI, che trattano gli aspetti di asseverazione dei modelli di organizzazione e gestione per la salute e sicurezza sul lavoro da parte degli Organismi Paritetici (UNI/PdR 2, diventata poi UNI 11751, e UNI/PdR 22, in revisione come norma UNI).

Molti altri documenti potrebbero essere citati, sia lato normativo-legislativo sia lato normativo-tecnico, ma vogliamo dare la parola a chi ha fattivamente contribuito alla stesura delle Linee Guida UNI-INAIL per avere il loro parere sui contenuti del documento, sullo stato dell’arte e sulle prospettive future della gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

Pubblichiamo oggi il punto di vista di INAIL, nella persona di Fabrizio Benedetti, che ringraziamo per aver aderito a questa iniziativa.


 

Le Linee guida SGSL dopo 20 anni. Un percorso prospettico per guardare al futuro della salute e sicurezza sul lavoro

Fabrizio Benedetti,
Inail Coordinatore generale Contarp,
Presidente della Commissione Sicurezza UNI

INAIL logoVenti anni fa, nel settembre del 2001, venivano presentate, in un convegno organizzato presso la manifestazione Ambiente e lavoro a Modena, le Linee Guida per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro – SGSL, note anche come Linee Guida UNI-Inail.

Questo documento vide la luce in poco più di tre mesi di lavoro di un gruppo molto numeroso, di cui ho avuto l’onore di far parte, e di composizione variegata voluto per iniziativa di UNI e INAIL. Vi parteciparono rappresentanti di tutte le principali organizzazioni delle parti sociali, sia di parte sindacale che datoriale.

frase sgsl 20anniIl coordinamento fu affidato al compianto Marco Vigone, allora presidente della Commissione Sicurezza e successivamente della Commissione Centrale Tecnica di UNI che fu affiancato e supportato da Giuseppe Spada, il mio capo di allora; insieme, condividendo l’obiettivo di redigere un testo condiviso che spostasse l’orizzonte dalla sicurezza basata sulla conformità a quella basata sui risultati e sul miglioramento delle prestazioni, ottenuti attraverso organizzazione e gestione delle attività lavorative, portarono un gruppo eterogeneo a un risultato eccezionale soprattutto se rapportato ai tempi.

Una visione diversa e prospettica, che ha aperto in modo diretto ed indiretto la strada ad un percorso importante che posso riassumere, per facilitarne la lettura, così per punti:

  • Creazione del regolamento di certificazione di Sincert, oggi Accredia RT 12, i cui contenuti sono stati posti alla base, in sede EA e IAF, come regolamento internazionale di accreditamento e certificazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro;
  • Diffusione delle BS OHSAS 18001 nelle aziende del nostro Paese con migliaia di siti certificati;
  • Le Linee Guida UNI-Inail e le BS OHSAS 18001 adottabili come Modello Organizzativo e Gestionale esimente dalla responsabilità amministrativa delle imprese (ex. Art. 30 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.);
  • Le linee guida sono alla base di decine di linee di indirizzo per specifici comparti produttivi redatte da INAIL insieme alle parti sociali rappresentative di quegli stessi settori in ciò realizzando l’indicazione proveniente dalle linee guida ILO in materia di gestione della salute e sicurezza sul lavoro pubblicate anche esse nel 2001.

E ancora molto altro.
Soprattutto si è generata una cultura della sicurezza non formale, non dichiarata a parole, ma sostanziale, praticabile e partecipata in grado di dare risultati dimostrabili e dimostrati. Infatti, alcuni survey realizzati da INAIL ed Accredia, l’ultimo dei quali nel 2018, hanno mostrato che le aziende che hanno implementato e certificato un SGSL registrano riduzioni dell’indice di frequenza degli infortuni di quasi il 16 % rispetto alle aziende che non lo hanno fatto e addirittura indici di gravità più bassi di quasi il 40%.

Alcuni passi falsi in questi 20 anni ci sono stati. Il più doloroso è stato quello di non riuscire a tramutare le Linee Guida UNI-Inail in norma UNI. Fu un errore, ormai non c’è più alcun dubbio, che continuo a ritenere imperdonabile. Ormai è acqua passata e tutto ciò è superato dalla pubblicazione avvenuta nel 2018 della ISO 45001, recepita nello stesso anno anche da UNI come norma italiana.

Si riparte da qui con una norma internazionale e un sistema di accreditamento e certificazione globale per i sistemi di gestione della sicurezza. Ciò è particolarmente importante in un mondo in cui non vi sono più barriere alla produzione ed al commercio, in cui le regole e le leggi nazionali sono relegate a stretti confini, e le norme tecniche come la UNI ISO 45001 possono offrire regole in grado di globalizzare requisiti di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Nei paesi in cui si stenta a far progredire la legislazione, il mercato può imporre il rispetto di requisiti di tutela volontari ma globali.

Con la UNI ISO 45001 si completa il quadro formato dalle norme gestionali della qualità (UNI EN ISO 9001) e dell’ambiente (UNI EN ISO 14001). Attraverso la 45001 possiamo vedere crescere la cultura manageriale della salute e sicurezza sul lavoro come elementi su cui investire in quanto fattori di crescita e competitività economica e sociale. La riduzione della frequenza e della gravità degli infortuni, dimostrata nel survey INAIL e Accredia del 2018 per i sistemi di gestione BS OHSAS 18001, sarà certamente incrementata dalla adozione della 45001.

Il lavoro presso ISO continua. Le norme della serie 45000 stanno man mano aumentando per fornire indicazioni e requisiti di implementazione sempre più appropriati. A breve partirà anche il processo di revisione e aggiornamento delle 45001. Anche questo è importante. Le norme tecniche, anche quelle gestionali come la 45001, sono soggette a periodiche revisioni che le portano a mantenere contenuti al passo coi tempi o, come si dice a volte, con lo “stato dell’arte”.

Per chiudere ricordiamo anche tutto il lavoro prettamente nazionale in materia di modelli organizzativi e gestionali (art. 30 D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.) esimenti dalla responsabilità amministrativa delle imprese nelle quali avvengono reati di omicidio colposo o di lesioni colpose gravi e gravissime commesse con violazione delle norme di tutela degli infortuni e delle malattie professionali (art. 300 del D. Lgs 81/2008 e s.m.i.). La Commissione Sicurezza, attraverso il gruppo Metodi e sistemi di Gestione, lavora da tempo alla costruzione di regole settoriali per l’asseverazione dei MOG da parte degli organismi paritetici (comma 3 bis dell’art. 52 del D. Lgs. 81/2008).

Procediamo alacremente per assicurare un sistema di regolamentazioni tecniche in grado di far migliorare le prestazioni di salute e sicurezza nelle aziende oltre la “semplice” conformità facilitando il “controllo sociale” delle parti interessate: aziende e lavoratori.

Tutto ciò viene, da tempo, convintamente sostenuto da INAIL con sistemi e processi premiali (oscillazione del premio assicurativo per prevenzione – Modello OT23) e di incentivi economici (i cosiddetti “bandi ISI”) che mirano a diffondere SGSL e MOG nelle imprese.

Siamo in un periodo in cui si spera in un rilancio del Paese con una ripresa economica sostenuta da importanti fondi europei (PNRR) e da bonus fiscali. Si sta attivando un processo di transizione e di cambiamento. Dobbiamo darci da fare perché ciò porti a miglioramenti sostanziali nelle performance prevenzionali. Molta è l’attenzione alla sostenibilità. Anche la salute e la sicurezza sul lavoro devono entrare nel novero dei parametri di sostenibilità e i sistemi di gestione e i modelli organizzativi e gestionali possono e devono essere strumento per realizzare questo obiettivo per portare a riduzioni nella frequenza e nella gravità degli infortuni e delle malattie professionali.

Proseguiamo nell’impegno, festeggiamo un compleanno. A 20 anni si è adulti, anche il sistema di norme tecniche gestionali per la salute e sicurezza sul lavoro e quello di accreditamento e certificazione hanno raggiunto una loro maturità. Ora la diffusione di SGSL e MOG nelle imprese deve aumentare e con loro le performance di salute e sicurezza.