Notizie | 11 Gennaio 2022

Zoom Fatigue: il corso UNITRAIN del 19 gennaio

Come salvaguardarsi dalla stanchezza nelle relazioni on-line

Da tempo stiamo vivendo i nostri incontri utilizzando piattaforme online. È stata una imposizione che non ci ha lasciato tempo per prepararci. Oggi siamo però in grado di esprimerci, sulla base dell’esperienza, sui pro e sui contro. I vissuti sono i più variegati, analogamente le valutazioni. Vediamo insieme di costruire un approccio critico-costruttivo.

L’APPORTO DELLA TECNOLOGIA

Gli strumenti nuovi nascono con la finalità di migliorare: produrre un livello superiore del risultato o ottimizzare le risorse, il tempo in primis. È un errore però sottovalutarne l’aspetto pratico, soprattutto a livello organizzativo. Pensiamo ad Internet. Ci ha fatto mettere nel dimenticatoio il fax. In tempo reale il messaggio transita dall’emittente ad uno o più destinatari, con una fatica minima: basta un click sulla tastiera. Da questa situazione idilliaca sono nati anche problemi, che possiamo configurare nella dizione “tsunami” generato dal numero e dalla lunghezza delle email. A nostre spese ci siamo resi conto che occorreva rivedere le modalità di uso di questo strumento. La messa a punto ha riguardato sia la redazione dei messaggi sia i comportamenti nei ruoli di emittente e destinatario. A condizione di prestare la dovuta attenzione a questi aspetti il “messaggio elettronico” diventa un utile e caro compagno di lavoro.

LA RELAZIONE ONLINE

Anche le video-chiamate sono frutto di una nuova tecnologia. Esistevano già ben prima dell’avvento del COVID time. Erano utilizzate da pochi ed anche viste con una certa diffidenza. Dal marzo 2020 abbiamo dovuto diventare familiari all’uso di questa modalità di entrare in contatto per incontri conoscitivi, riunioni, formazione, …

Analizziamo cosa accade in questi contatti? Ci mostriamo in modo diverso, vediamo gli altri da una diversa prospettiva. È corretto dire che il canale online è freddo? Che non permette di entrare in relazione? Forse. Ma non necessariamente. Dipende da come noi ci poniamo di fronte al “diverso modo di relazionarci”. Pensare di poter continuare ad avere gli stessi stili comportamentali è un atteggiamento penalizzante. Ci mette nelle condizioni di perdere a priori i benefici proposti da una nuova tecnologia.

LE REAZIONI

Abbiamo sperimentato che dopo una serie di incontri online percepiamo un senso di stanchezza “nuovo”, ben diverso da quello vissuto nella giornata lavorativa in ufficio. La webcam impone a tutti i soggetti coinvolti, organizzatore e partecipanti, un immobilismo, sia fisico sia dello sguardo. Questo genera nei nostri neuroni un bombardamento di messaggi che si traducono in segnali di allerta, come dimostrato dagli studi su Zoom Fatigue.

Parallelamente ci siamo resi conto che la distanza non è stata più un problema, in termini di tempi e costi di spostamento. Con una modalità molto semplice si può lavorare e confrontarsi pur rimanendo nel proprio ambiente ed entrare in contatto con persone in tutt’altra parte del globo. La ricaduta è stata anche un’altra: abbiamo ridotto alla grande i tempi di spostamento, e forse ci siamo anche trovati ad essere padroni di più tempo!

GLI ACCORGIMENTI

Consapevoli di queste reazioni, sta al proprio libero arbitrio decidere se patire o prendere quanto c’è di buono, attuando accorgimenti che ci salvaguardano dagli aspetti non graditi. Per fare tesoro di questo canale di relazione dobbiamo rivedere con occhio critico i principi di comunicazione, ovvero come cambia la dinamica fra emittente e destinatari. Va anche prestata attenzione alla nostra postazione in modo da far giungere agli altri una immagine in formato francobollo che ci rappresenti per quello che vogliamo apparire. Cambiano anche le modalità di dialogo: la rete impone un piccolo ritardo, le interazioni devono seguire un altro codice comportamentale. E, infine, è nostro dovere prestare attenzione al nostro motore: il cervello. Nel vivere relazioni da schermo a schermo, i nostri neuroni ricevono un bombardamento ben diverso dalla tradizionale situazione in presenza. Diventa conseguenziale diventar padroni di accorgimenti per evitare sgradevoli stress e, nel contempo, di destreggiaci con maggiore padronanza nelle relazioni che anche a distanza, possono essere calde e produttive. Grazie a questo atteggiamento potremo convertire il distanziamento sociale, che ci protegge la salute, in socializzazione a distanza, che fa bene al cuore!

Di tutto questo ne parleremo nel nuovo corso UNITRAIN “Zoom Fatigue: come salvaguardarsi dalla stanchezza nelle relazioni on-line”, da remoto attraverso la piattaforma Zoom il prossimo 19 gennaio dalle 9.00 alle 13.00

Le iscrizioni sono ancora aperte

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