Notizie | 12 Aprile 2022
I numeri… UNI
1921: anno di fondazione (ma in origine di chiamava UNIM, Ente Nazionale Italiano di Unificazione Meccanica)
1930: l’estensione a tutti i settori di attività economica fa “cadere la M” finale
2020: il nuovo Statuto approvato tramite referendum on-line dai soci formalizza la nuova – ed attuale – denominazione di Ente Italiano di Normazione
102: i dipendenti, suddivisi tra la sede di Milano e l’ufficio di Roma
22.573: le norme UNI attualmente in vigore (dai giocattoli all’energia nucleare, dai servizi di assistenza agli anziani ai requisiti professionali del crimonologo…)
49.082: le norme UNI pubblicate in 100 anni di attività
538: le commissioni interne che svolgono attività di normazione tecnica
1.100: il numero totale delle commissioni che svolgono attività di normazione tecnica, comprendendo anche quelle attive presso gli Enti federati
7: gli Enti Federati indipendenti della cui collaborazione l’Ente si avvale su argomenti di particolare specializzazione. Su specifica delega e nel rispetto dei regolamenti UNI elaborano progetti di norma nazionale, partecipano all’attività di normazione tecnica settoriale europea CEN ed internazionale ISO e contribuiscono al processo di recepimento nazionale delle norme CEN e di adozione delle ISO. Attualmente gli Enti Federati sono:
- CIG (Comitato Italiano Gas)
- CTI (Comitato Termotecnico Italiano)
- CUNA (Commissione Tecnica di Unificazione nell’Autoveicolo)
- UNICHIM (Associazione per l’Unificazione nel settore dell’Industria Chimica)
- UNINFO (Tecnologie Informatiche e loro applicazioni)
- UNIPLAST (Ente Italiano di Unificazione nelle Materie Plastiche)
- UNSIDER (Ente Italiano di Unificazione Siderurgica).
7.746: gli esperti che partecipano ai lavori di normazione ogni anno
213: presidenti e coordinatori di organi tecnici CEN e ISO
La prima norma (UNIM 1 del 21.12.1922) riguardava il disegna tecnico e definiva il formato e la disposizione delle tabelle UNIM (il vecchio nome dell’UNI quando si occupava solo di meccanica).
Valore della produzione 2020: 13,6 milioni di euro
Valore aggiunto generato 2020: 13,1 milioni di euro
Confronto e condivisione di interessi con gli stakeholder: 1.836 momenti di confronto per sviluppare norme, prassi di riferimento e progetti nazionali e internazionali.
Supporto alla società in era Covid-19: 212.772 download gratuiti (da parte di 24.702 soggetti) di norme relative ai prodotti indispensabili per la prevenzione e contagio da Covid-19 rese liberamente scaricabili. Il valore complessivo delle norme scaricate liberamente rappresenta quasi l’80% del valore complessivo della produzione annuale e corrisponde a circa 4 volte il ricavo annuale della vendita di tutte le norme UNI.
Produzione di norme: 1.594, delle quali il 20% ha trattato tematiche legate alla sostenibilità (cioè i cui contenuti hanno impatti di carattere ambientale, sociale ed economico che possono favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030). Alcuni esempi: il progetto di norma UNI1608856 “Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni” è una specifica tecnica che definisce un set di indicatori applicati a livello macro, meso e micro, per valutare, attraverso un sistema di rating, il livello di circolarità di una organizzazione o gruppo di organizzazioni. La norma UNI ISO 37104 “Città e comunità sostenibili – Trasformare le nostre città” (i cui destinatari sono i governi locali competenti) introduce metodologie e indicazioni, sotto forma di linea guida, per l’applicazione della UNI ISO 37101 e la realizzazione di un sistema di gestione per lo sviluppo sostenibile.
Produzione di prassi di riferimento: 31 di cui il 52% tratta tematiche legate alla sostenibilità. Alcuni esempi: la UNI/PdR 98 “Mediazione civile e commerciale” che codifica, in termini operativi, come procedere con questo istituto giuridico per “alleggerire” i processi civili tra privati. La UNI/PdR 75 “Decostruzione selettiva” e la UNI/PdR 80 “Trattamento, finalizzato al recupero, di rifiuti costituiti da miscugli acqua/idrocarburi” per l’applicazione concreta del concetto di economia circolare e la UNI/PdR 82 “Definizione delle attività riguardanti la composizione della crisi da sovraindebitamento” per gli aspetti economici della sostenibilità.
Formazione del personale: UNI ha erogato una media di 37 ore di formazione per persona (rispetto alle 24 a triennio previste da CCNL), per un totale complessivo di 3.727 ore di formazione di tipo manageriale-comportamentale, tecnico-specialistico, informatico, linguistico.
Sviluppo della cultura dell’integrità: 8 workshop, 6 incontri informativi, 35 dilemmi elaborati dal personale, che hanno coinvolto tutte le persone che lavorano in UNI per innescare il cambiamento culturale che la responsabilità sociale richiede.
Ambiente: UNI ottimizza l’approvvigionamento e il consumo di energia elettrica e termica acquistando soltanto energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Per ridurre l’impatto ambientale sono stati eliminati in 8 mesi 91,8 kg di plastica nel processo di spedizione della rivista ai 4.300 Soci.