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Spesso si confonde la normazione di una determinata attività o di un prodotto con la sua certificazione. In realtà la norma definisce i requisiti da rispettare e la certificazione attesta che effettivamente quella determinata attività, o quello specifico prodotto, rispetta i requisiti della norma. La certificazione è una procedura con cui una terza parte indipendente dà assicurazione scritta che un prodotto, un servizio, un processo o una persona è conforme ai requisiti specificati.
La certificazione di prodotto/servizio è una forma di "assicurazione diretta", con cui si accerta la rispondenza di un prodotto o servizio ai requisiti applicabili.
La certificazione di sistema, assicura la capacità di un'organizzazione di strutturarsi e gestire le proprie risorse ed i propri processi in modo da riconoscere e soddisfare i bisogni dei clienti e le esigenze della collettività, impegnandosi al miglioramento continuo. È una forma di "assicurazione indiretta" e riguarda in particolare i sistemi di gestione per la qualità (UNI EN ISO 9001); per l'ambiente (UNI EN ISO 14001); per la sicurezza delle informazioni (UNI CEI ISO IEC 27001); per la sicurezza alimentare (UNI EN ISO 22000).
La certificazione del personale assicura che determinate figure professionali possiedano, mantengano e migliorino nel tempo la necessaria competenza, intesa come l'insieme delle conoscenze, delle abilità e delle doti richieste per i compiti assegnati. Ha particolare valore per la corretta realizzazione di attività ad elevata criticità, per le quali la sola disponibilità di risorse strumentali e procedure operative può non essere sufficiente.
La credibilità delle certificazioni dipende dalle organizzazioni che le emettono: la qualificazione degli organismi di certificazione viene indicata con il termine "accreditamento".
Si tratta di procedure eseguite da enti di parte terza (l'ente di accreditamento in Italia è ACCREDIA) che si assumono l'onere di accertare l'oggettiva aderenza da parte degli organismi di certificazione alle prescrizioni indicate dalle diverse norme che ne regolano l'attività.
La definizione dei criteri sulla base dei quali viene condotta questa verifica non poteva essere lasciata alla discrezione dei singoli stati nazionali, proprio per le dimensioni del mercato internazionale e per il rispetto del principio della libera circolazione delle persone e delle merci.
In Italia, in Europa e nel mondo la serie di norme UNI CEI EN ISO IEC 17000 rappresenta il quadro di riferimento normativo imprescindibile per gli enti di accreditamento, per gli organismi di certificazione di prodotti, di sistemi di gestione, del personale, di ispezione e per i laboratori di prova e taratura, poiché esplicitano i requisiti di professionalità e di competenza che gli organismi e i laboratori sopra citati devono soddisfare. Queste norme vengono definite dal comitato ISO/CASCO (Committee on Conformity Assessment), che in Italia è interfacciato dall'apposita commissione tecnica mista UNI CEI "Valutazione, attestazione e certificazione della conformità".
Oltre alla certificazione di terza parte esistono altre due tipologie di valutazione della conformità di un prodotto/servizio a una norma: quella di prima e di seconda parte. Una valutazione di prima parte è una valutazione della conformità eseguita dalla stessa persona o organizzazione che fornisce l'oggetto della valutazione, per esempio un prodotto. Si tratta di una autodichiarazione. Una valutazione di seconda parte è invece eseguita da una persona o da un'organizzazione che ha un interesse da utilizzatore per l'oggetto della valutazione: è dunque la prassi di un cliente che intende verificare la rispondenza del prodotto del proprio fornitore alle specifiche richieste.
Per chiudere con un esempio significativo, che ripercorre diverse norme della serie UNI CEI EN ISO IEC 17000, pensiamo al sistema di gestione per la qualità di un'azienda. A seconda dell'utilizzo che l'azienda intende fare del proprio sistema, o meglio della conformità del proprio sistema ai requisiti della UNI EN ISO 9001, dovrà rispettare la UNI CEI EN ISO/IEC 17050 se vorrà autodichiarare tale conformità, si rivolgerà ad un organismo di certificazione se invece vorrà fregiarsi di una certificazione indipendente. Questo ultimo, però, per poter certificare, dovrà rispettare i requisiti della UNI CEI EN ISO/IEC 17021. Per essere poi accreditato, l'organismo di certificazione dovrà rivolgersi all'organismo di accreditamento, che a sua volta dovrà rispettare i requisiti della UNI CEI EN ISO/IEC 17011 e potrà sottoporsi ai confronti incrociati con i propri omologhi a livello internazionale, attraverso la valutazione tra pari secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17040. Più o meno lo stesso percorso si applica anche negli altri casi (laboratori, ispezione, ecc.).
Nel campo della certificazione di conformità l'UNI ha registrato un marchio volontario denominato Marchio UNI.
Questo Marchio attesta che i requisiti certificati dei prodotti/servizi, sistemi o professioni sono stabiliti dall’UNI tramite la pubblicazione di norme o prassi di riferimento. La gestione per la concessione del Marchio UNI nei confronti di terzi viene affidata da UNI, tramite apposito contratto, a Organismi di certificazione accreditati da Accredia che certificano prodotti/servizi, sistemi o professioni, in conformità a norme o prassi di riferimento UNI.
Gli organismi di certificazione che attualmente sono autorizzati alla concessione del Marchio UNI sono i seguenti:
Di seguito riportiamo, suddivisi per aree tematiche, i prodotti e le professioni per i quali è possibile richiedere la licenza d'uso del marchio UNI.
Per ogni prodotto o professione viene indicata la norma o la prassi di riferimento e l'organismo licenziatario del marchio di conformità.
Professioni | Norma o Prassi di Riferimento | Organismo licenziatario |
Chinesiologi | UNI 11475 | FAC Certifica |
Profili professionali relativi al trattamento e alla protezione dei dati personali | UNI 11697 | Certiquality |
Profili professionali della funzione Risorse Umane delle organizzazioni | UNI/PdR 17 | Certiquality |
Il Keymark è il marchio di conformità europeo di proprietà del CEN e del CENELEC.
È un marchio volontario gestito da organismi di terza parte che fornisce l'assicurazione che un prodotto è conforme ai requisiti indicati nelle norme europee. Esso aumenta la fiducia nei marchi dei vari Paesi europei e l'accettazione di un livello equivalente di qualità degli schemi di certificazione nazionali.
Il Keymark si propone quindi di diventare il simbolo dei prodotti europei di qualità.
Tutti gli organismi di certificazione operanti in uno dei Paesi membri del sistema CEN/CENELEC che gestiscono uno schema di certificazione di prodotto accreditato - in conformità ad una norma europea - possono richiedere al DINCertco, che opera su mandato del CEN/CENELEC, la gestione del Keymark.
Ad oggi 36 organismi di certificazione di 15 Paesi europei sono stati autorizzati a rilasciare la licenza d'uso del Keymark e sono circa 350 le aziende in Europa licenziatarie.
Organismi italiani autorizzati | Prodotti |
Certiquality | piastrelle ceramiche |
CSI - Sistema CSIcert | vetri per edilizia |
ICIM | collettori/sistemi solari |
IMQ | collettori solari |
KIWA Italia | collettori/sistemi solari |
SIET SpA | valvole termostatiche |