Compila i campi per il download gratuito della UNI/PdR richiesta





Si No


Trattamento dei dati personali – informativa ex art.13 DLgs. 196/2003

Ai sensi dell'articolo 13 del DLgs. 196/2003, UNI - titolare del trattamento dei dati, domiciliato in via Sannio 2 - 20137 Milano - informa che i dati richiesti sono raccolti e trattati per finalità di:

- verifica che non vengano violate le norme sul diritto d’autore - informazione e promozione commerciale di prodotti e servizi UNI - indagini di mercato inerenti le attività UNI.

Per quanto riguarda il trattamento dei dati, esso viene effettuato in modo da garantire la sicurezza e riservatezza degli stessi mediante:

- strumenti manuali - strumenti informatici.

Nel caso in cui non venisse accordato il consenso al trattamento dei dati si segnala che verranno meno le prestazioni richieste di cui al punto precedente senza che UNI possa essere tenuto responsabile per il disservizio. Infine, come previsto dall'art. 7 del DLgs. 196/2003, si comunica al conferente dati che è in suo diritto accedere ai propri dati per consultarli, aggiornarli, cancellarli nonché opporsi al loro trattamento per legittimi motivi.

Trattamento dei dati personali – Consenso ex artt. 23,24,25 DLgs. 196/2003

Il sottoscritto, dato atto di avere ricevuto l'informativa prevista all'art. 13 del DLgs. 196/2003 in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, espressamente garantisce il suo consenso ai sensi degli articoli 23, 24, 25 del summenzionato decreto (inclusivo di raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, diffusione, cancellazione, distruzione) secondo i termini della summenzionata informativa e nei limiti ivi indicati, dei propri dati personali acquisiti o che saranno acquisiti in futuro dall'UNI.

X

MENU
UN MONDO FATTO BENE
Login

On. Raffaello VignaliMentre proseguono i lavori parlamentari finalizzati alla riforma delle professioni (ordinistiche e non) l’On. Raffaello Vignali - consigliere del Ministro Romani per le PMI - ha confermato oggi la costituzione di un tavolo delle professioni al Ministero dello Sviluppo Economico che “ha già avuto l’OK del Ministro e del neo-nominato Mr PMI Giuseppe Tripoli e verrà convocato dal MSE entro la fine di marzo, con l’obiettivo di costituire un nuovo sistema di riferimenti per il riconoscimento e la qualità delle professioni, basato anche su specifiche norme UNI e la loro certificazione”.
L’annuncio è stato dato in occasione della conferenza stampa “Regole e mercato: un tavolo per le nuove professioni al Ministero dello Sviluppo Economico” che si è tenuta presso la sede UNI.

E’ il momento di dare adeguato riconoscimento alle nuove professioni: i dati lo impongono (circa 3milioni di operatori), così come la natura di microimpresa di ogni professionista merita un trattamento equiparabile a quello delle PMI”. Prosegue Vignali “questa azione non mira a costituire riserve ed esclusive professionali, bensì a dare la possibilità di svolgere una professione basata sulla qualità: proprio per questo inviteremo al tavolo l’UNI, le cui norme garantiscono – se supportate da un efficiente e severo sistema di accreditamento e certificazione – la qualificazione del professionista e la tutela del cittadino/cliente”.

On. Erminio QuartianiSecondo l’On. Erminio Quartiani – componente della X Commissione della Camera Attività produttive, commercio e turismo – “il progetto di riforma e tutela delle professioni non ordinistiche deve cogliere l’occasione di inserirsi nel quadro di attività europee di revisione delle professioni (libro verde, tessera del professionista…) che prenderanno forma entro fine anno: potremmo così contribuire a definire anche a misura delle specificità del professionista italiano la futura regolamentazione cogente”. 

Le “nuove professioni” sono nate dalle esigenze del mercato e hanno scelto degli strumenti di mercato per qualificarsi, innovarsi ed essere più competitive: le norme tecniche volontarie. La scelta è quella di attrezzarsi con una strumentazione moderna  per fare fronte alle nuove sfide che vengono dall’Europa e da mercati sempre più concorrenziali.
Il ricorso alle norme UNI come riferimento per la qualità delle professioni ha contribuito inoltre al riavvicinamento delle posizioni delle principali organizzazioni di settore (Assoprofessioni, CNA Uniprof e CoLAP) che la prossima settimana presenteranno una proposta convergente alla X Commissione della Camera.
Attualmente sono circa venti le nuove professioni che hanno richiesto all’UNI di definire una norma tecnica “per la qualità” del proprio servizio e che hanno presentato la documentazione necessaria: la Commissione Centrale Tecnica UNI ha aperto da alcune settimane la consultazione con tutti gli stakeholder per rispondere nel modo più efficace con una metodologia nazionale alle richieste pervenute, avendo come riferimento – tra gli altri - la “Guida CEN 14” che stabilisce a livello europeo gli indirizzi per le attività di normazione sulla qualificazione delle professioni e del personale.

Questo sito si serve dei cookie per fornire servizi. Utilizzando questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie. Clicca qui per ulteriori informazioni.