Chi le scrive?
Chi scrive le prassi di riferimento deve assicurare una rappresentatività ampiamente riconosciuta dal mercato: può essere per esempio un’entità pubblica o un’associazione di categoria. A essi si affiancano gli esperti del sistema UNI che possono portare esperienze specifiche da ambiti limitrofi già normati.
Come si fanno?
Il percorso di elaborazione delle prassi di riferimento è snello e veloce:
- INQUADRAMENTO
- individuazione e raccolta delle esigenze nuove e innovative di mercati e soggetti interessati
- verifica dell’esistenza di norme o progetti allo studio in sede di normazione nazionale, europea e internazionale
- verifica dell’interesse a partecipare da parte di esperti del sistema UNI (commissioni tecniche, gruppi di lavoro, enti federati)
- valutazione politico-strategica di fattibilità
- CONTRATTO
- sottoscrizione di un accordo con il committente, che dettaglia gli elementi del progetto e gli aspetti economici
- AVVIO
- annuncio della nuova attività para-normativa
- raccolta di commenti, osservazioni, dichiarazioni di interesse
- convocazione della riunione di insediamento del Tavolo
- ELABORAZIONE
- discussione e stesura del testo del documento, guidati dalla segreteria UNI
- CONSULTAZIONE PUBBLICA
- il testo viene sottoposto a una consultazione online per raccogliere i commenti del mercato e risolvere le eventuali criticità
- PUBBLICAZIONE
- gli organi direttivi di UNI verificano la coerenza con il progetto iniziale, ratificano il documento e ne autorizzano la pubblicazione come prassi di riferimento, identificata dalla sigla UNI/PdR seguita da un numero progressivo
- poiché l'elaborazione delle prassi di riferimento è finanziata, esse sono disponibili gratuitamente nel Catalogo UNI per permettere il trasferimento tecnologico, raccogliere input, fornire strumenti al mercato su temi innovativi.