Notizie | 14 Maggio 2020

La qualità delle App per la salute e il benessere

Imprese, PA, privati utilizzano sempre più le App per rendere disponibili i servizi in formato digitale. Il rapporto tecnico UNI/TR 11708…

tab webinar2La crisi causata dall’attuale pandemia di COVID-19 ha costretto l’Italia e gli Stati membri dell’Unione Europea ad affrontare una sfida senza precedenti per i propri servizi di assistenza sanitaria e per lo stile di vita.
Le tecnologie e i dati digitali hanno un ruolo importante da svolgere, data la percentuale di persone in Italia come in Europa connesse a Internet tramite dispositivi mobili. Tali tecnologie e dati possono essere uno strumento importante per informare il pubblico e aiutare le autorità nei loro sforzi per contenere la diffusione del virus e consentire lo scambio di dati sanitari.

Tra le azioni intraprese emergono la realizzazione di applicazioni mobile (le cd. App) e di software di contact tracing per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica.
La selezione, adozione e uso delle App nel settore “salute e benessere” richiede comunque un quadro qualitativo di riferimento italiano ed europeo che possa orientare il loro sviluppo secondo attributi di qualità di prodotto.
Il rapporto tecnico UNI/TR 11708 sulla caratterizzazione delle App nel contesto della salute e del benessere preparato dalla Commissione UNI “Informatica Medica UNINFO”, è stato concepito proprio per fornire a produttori e utilizzatori una guida alle caratteristiche di qualità delle App.
Il documento UNI vuole stimolare le varie parti in causa ad avere un atteggiamento responsabile nel rispetto delle norme tecniche di settore, soprattutto nei casi in cui le App possono avere conseguenze sulla salute degli utilizzatori.

Il lavoro di definizione del UNI/TR 11708 sono partiti dalla considerazione che il sempre maggior numero di App, accompagnato dalla crescita del numero di smartphone e tablet,  spinge imprese, pubbliche amministrazioni e privati a rendere disponibili nuovi servizi digitali: su Google Play, ad esempio, sono disponibili a maggio 2020 quasi 100.000 App per il settore “sanità e benessere”.
Il rapporto tecnico UNI serve a dare consapevolezza all’utilizzatore di un’App appena acquisita o scaricata gratis in merito a questi aspetti:

  • chi l’ha realizzata?
  • chi l’ha finanziata?
  • chi, come e per quali scopi usa i dati personali?

Per migliorare la user experience e diminuire la percentuale di abbandono, le App a volte si “dimenticano” di informare e chiedere conferma prima di inviare i dati a terze parti… a scapito di privacy,  sicurezza e – in generale – della qualità.
UNI/TR 11708 quindi propone un quadro qualitativo di riferimento i cui benefici sarebbero molteplici, ad esempio:

  • spiegare caratteristiche, vantaggi e/o rischi nell’uso dell’App,
  • ridurre le eventuali difficoltà di comprensione delle funzioni messe a disposizione,
  • ridurre le preoccupazioni relative all’uso improprio di informazioni personali,
  • individuare le principali informazioni a corredo delle App,
  • permettere un monitoraggio sistematico da parte degli enti regolatori e degli organismi preposti;
  • consentire a sviluppatori, produttori e fabbricanti, fornitori e distributori di App di essere conformi ai riferimenti proposti.

In sintesi, l’obiettivo del rapporto tecnico è quello di consentire sia a un App checker ufficiale sia ad all’utilizzatore di fare una scelta informata e consapevole riguardo alle App da utilizzare o promuovere.
La rilevanza delle singole caratteristiche che vengono evidenziate dal UNI/TR 11708 può variare a seconda delle finalità delle App, della tipologia di utilizzatori, del contesto d’uso, etc.…
Tra le informazioni “di qualità” che un’App dovrebbe fornire ci sono:

  • funzionalità (cioè indicazioni sui dati trattati relativamente ad accuratezza, precisione, completezza, coerenza, attualità, credibilità e conformità al quadro giuridico-normativo),
  • efficienza,
  • compatibilità,
  • usabilità e accessibilità,
  • valutazione del rischio,
  • sicurezza e privacy,
  • manutenibilità,
  • portabilità.

Inoltre un’App “di qualità” dovrebbe riportare una serie di informazioni generali tra cui, ad esempio, oltre il nome:

  • logo e denominazione dello sviluppatore / produttore / fornitore / distributore / sponsor / promotore,
  • sistema operativo,
  • tipologia,
  • marchio CE,
  • numero eventuale dell’organismo notificatore,
  • versione,
  • costo,
  • lingue supportate,
  • presenza di pubblicità,
  • requisiti minimi di hardware e software,
  • sito web di riferimento per specifiche informazioni e approfondimenti.

Infine un’App dovrebbe riportare informazioni specifiche, come:

  • destinatari,
  • destinazione d’uso,
  • limiti di utilizzo,
  • problemi di salute a cui è dedicata,
  • disabilità a cui è rivolta,
  • fascia d’età.

Il rapporto UNI/TR 11708 ha precorso di alcuni mesi il recepimento in Italia della Direttiva UE 2016/2102 che raccomanda l’accessibilità di siti web e App nell’ambito dei servizi pubblici, in tutti gli ambiti e non solo riguardanti la salute.
Data la portata sovranazionale del tema, il documento è stato portato all’attenzione dei comitati tecnici “eHealth” sia del CEN/TC 251 sia dell’ISO/TC 215: a livello europeo è infatti in fase di sviluppo la specifica tecnica per la qualità e affidabilità delle App nei settori della salute e del benessere “Health Software — Part 2 Health and wellness apps – Quality and reliability” direttamente su richiesta e con il supporto della Commissione Europea. Recepisce ed estende due lavori fondamentali, uno dei quali è proprio la UNI/TR 11708, e aiuterà a stabilire un quadro di riferimento comune in tutta Europa e poi a livello mondiale.

Pier Angelo Sottile
Presidente Commissione UNI “Informatica Medica UNINFO”