Notizie | 11 Febbraio 2020
Una città intelligente è una città resiliente: la ISO 37123
Popolazione in aumento e crescente urbanizzazione: per sopravvivere le città devono adattarsi e garantire la loro sostenibilità.
Una città intelligente è una città resiliente, in grado di adattarsi alle sfide e di reagire in caso di eventi imprevisti, impegnata a mantenere attive le funzioni essenziali. Ma per costruire la resilienza, le città devono identificare i propri rischi, vulnerabilità e punti di forza, in modo da prendere decisioni informate e valutare le conseguenze delle misure messe in atto.
Ma come può una città valutare il proprio livello di resilienza? Con la ISO 37123 “Sustainable cities and communities – Indicators for resilient cities”. La norma completa gli altri standard della famiglia, per esempio la UNI ISO 37120 “Città e comunità sostenibili – Indicatori per i servizi urbani e la qualità di vita” e la UNI ISO 37122 “Città e comunità sostenibili – Indicatori per le città intelligenti” che propone una serie di indicatori per misurare le prestazioni delle città in diverse aree, stabilire utili comparazioni nel mondo e trovare soluzioni innovative alle sfide che le città devono affrontare. Integra anche la norma UNI ISO 37101 “Città e comunità sostenibili – Sistema di gestione per lo sviluppo sostenibile – Requisiti ed orientamenti per l’utilizzo”.
Secondo Bernard Gindroz, presidente dell’ISO/TC 268 “Sustainable cities and communities” che ha sviluppato la serie di norme, le città devono ottimizzare la loro solidità e prepararsi agli impatti dei cambiamenti climatici, ai rischi legati alla sicurezza, alle conseguenze portate dall’aumento della popolazione. “Le città stanno affrontando un numero crescente di eventi inaspettati: condizioni meteorologiche estreme, attacchi informatici, conflitti politici. Hanno la possibilità di prepararsi comprendendo appieno i rischi che affrontano e, di conseguenza, agire in modo da ridurre la loro vulnerabilità. La ISO 37123 aiuterà i centri urbani fornendo una serie di criteri confrontabili a livello globale, utilizzati per identificare nelle città di tutto il mondo le aree di debolezza”.
“La resilienza delle città viene spesso discussa senza utilizzare dati comparabili a livello globale – aggiunge Patricia McCarney, convenor dell’organo tecnico che ha sviluppato la norma – I dati quantitativi sono tuttavia necessari per comprendere tutti i fattori che compongono la resilienza di una città, incluso il livello di preparazione a un evento estremo nonché la sua capacità di reagire e ricostruire qualora si verificasse. Associato agli indicatori contenuti nelle ISO 37120 e ISO 37122, questo standard fornirà alle città le misure necessarie per ricercare soluzioni innovative in risposta alle sfide incontrate”.
L’international organization for standardization ha sviluppato la ISO 37123 in collaborazione con l’UNDRR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction) per garantire il suo allineamento con il Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, un accordo volontario firmato dagli stati membri delle Nazioni Unite. La norma supporta anche la campagna mondiale dell’UNDRR “Making Cities Resilient”.