Notizie | 4 Febbraio 2022

Sistemi di gestione ambientale efficaci: la nuova edizione della UNI/TR 11331

Parola agli esperti su rilevanti norme di settore che hanno contribuito a sviluppare. Oggi parliamo di Sistemi di Gestione Ambientale…

La nuova edizione del Rapporto Tecnico UNI/TR 11331 tiene conto del nuovo contesto sociale ed economico e delle nuove priorità in tema di sostenibilità che si sono affacciate nell’ultimo decennio. Un lavoro che ha portato i suoi frutti…

parliamo di sga

c franco cornice small2Lo scorso settembre è stata pubblicata la nuova edizione del rapporto tecnico UNI/TR 11331, revisione della precedente versione risalente al 2009.
Si tratta di uno strumento di notevole rilevanza pratica perché supporta lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale (SGA) efficaci e favorisce l’adozione di un approccio corretto e omogeneo nei processi certificativi contribuendo alla credibilità del sistema delle certificazioni accreditate di SGA.

La prima versione del documento – nel 2009 – nacque su esplicite richieste del mercato che si erano manifestate già dai primi anni 2000 e che portarono alla nascita del Gruppo di lavoro Ambiente dell’allora SINCERT (Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione) e alla pubblicazione e alla diffusione del Rapporto Tecnico RT09.
Tali istanze, sempre vive nel tempo, diedero vita alla collaborazione tra ACCREDIA e UNI che, con i lavori del 2008 e 2009, portarono appunto alla pubblicazione della prima versione della UNI/TR 11331.

Da allora lo scenario è in parte mutato.
Nel 2015 venne pubblicata la revisione della norma di riferimento UNI EN ISO 14001: una nuova versione che ha introdotto nuovi importanti requisiti, tra i quali l’analisi del contesto, dei rischi e delle opportunità e l’approccio al “ciclo di vita” del prodotto/servizio.
Contemporaneamente sono cambiate anche alcune norme di riferimento applicabili per l’accreditamento degli Organismi di Certificazione, quali la ISO/IEC 17021:2015 (vd. la serie UNI CEI ISO/IEC 17021).
Alla luce di questi cambiamenti, il Gruppo di lavoro UNI/CT 004/GL 01 “Sistemi di gestione ambientale” ha quindi ritenuto opportuno elaborare e pubblicare una nuova edizione del Rapporto Tecnico UNI/TR 11331.
A questo fine, all’inizio del 2019, è stato costituito un sottogruppo dedicato a cui è stato conferito il mandato di aggiornare i contenuti presenti nella versione 2009 del documento, senza tuttavia introdurre nuovi capitoli e contenuti specificatamente dedicati ai nuovi requisiti della norma di riferimento.
frase unitr11331 bisIl sottogruppo ha quindi di fatto lavorato per adeguare il documento al nuovo contesto sociale ed economico, per tenere conto delle nuove priorità per la sostenibilità emerse nel decennio 2010/2020 e per recepire i nuovi contenuti e riferimenti delle norme per l’accreditamento e la certificazione.
ACCREDIA ha assunto il coordinamento del sottogruppo e ha riportato anche i contributi e le istanze provenienti dal Gruppo di lavoro Ambiente ACCREDIA al quale continuano a partecipare rappresentanti degli Organismi di Certificazione accreditati e che hanno presentato domanda di accreditamento per lo schema SGA.

Durante i lavori è stato discusso l’obiettivo del documento rispetto alla norma di riferimento ed è stato ribadito che il Rapporto Tecnico non può e non intende fornire interpretazioni o chiarimenti sui requisiti della norma, né tantomeno definire requisiti aggiuntivi, e che mantiene pertanto la propria finalità informativa. Tale finalità è comunque utile per indirizzare l’efficace applicazione dei requisiti nel particolare contesto italiano, tenendo conto delle aspettative esplicite e non delle parti interessate a livello nazionale.

La definizione dell’entità minima certificabile si è rivelata ancora una volta oggetto di vivace confronto tra i partecipanti al sottogruppo. Sono stati quindi rafforzati i passaggi nei quali si conferma la libertà dell’imprenditore – ove se ne presentino le condizioni – di applicare il SGA a uno o più siti a sua discrezione, confermando peraltro – nel caso di parzializzazione di singoli siti – ampie forme di garanzia conformi alla guida in appendice alla norma di riferimento per contrastare il cosiddetto cherry picking.
La discussione ha portato anche ad aggiungere nuove informazioni su aspetti di origine esterna di cui l’organizzazione può opportunamente tenere conto: sono stati inseriti riferimenti agli eventi meteorici estremi connessi ai cambiamenti climatici, come le alluvioni o le cosiddette bomba d’acqua.

In relazione alla considerazione del ciclo di vita del prodotto, è stato riconosciuto che il Rapporto Tecnico, già nella versione del 2009, conteneva riferimenti pertinenti; tuttavia i contenuti sono stati aggiornati tenendo conto che la nuova norma vi fa riferimento come requisito obbligatorio.

Non sono stati invece introdotti aggiornamenti significativi ai capitoli inerenti la conformità legale e le relazioni con aspetti pertinenti la salute e la sicurezza sul lavoro.
Riguardo questi ultimi aspetti va rilevato, come peraltro per tutti gli altri contenuti del Rapporto Tecnico, che l’esperienza derivante dalla sua decennale applicazione ha dimostrato che, nel tempo, l’approccio nell’implementazione dei SGA e nei processi di certificazione si è progressivamente omogeneizzato, a evidente vantaggio del mercato. Ciò riguarda, ad esempio, gli strumenti di lavoro e i criteri decisionali degli Organismi di Certificazione.
Le liste di controllo – varie e assortite nelle forme – sono sostanzialmente confrontabili nei contenuti e nei criteri guida per le verifiche. Le regole per concedere e mantenere le certificazioni a fronte di carenze nella conformità legale sono sostanzialmente allineate nei regolamenti e nelle procedure interne degli Organismi di Certificazione.
Di fatto non si concedono più certificazioni a fronte della inefficacia di un SGA nel garantire la conformità legale nel tempo, né operano più Organismi di Certificazione accreditati che accettino l’esclusione della gestione della prevenzione incendi e delle schede di sicurezza dei prodotti pericolosi dal campo di applicazione di un SGA.

La gestione dei rapporti con i fornitori è stata, al contrario, oggetto di particolare attenzione in quanto si è riconosciuto che l’analisi del contesto e la collegata analisi dei rischi e delle opportunità può portare l’organizzazione a riconsiderare il campo di applicazione del proprio SGA e, di conseguenza, a modificare l’identificazione degli approvvigionamenti di beni, lavori e servizi, anche outsourcing, che possono influire sui risultati attesi del SGA stesso.

E’ dunque una soddisfazione per tutti i partecipanti ai lavori di aggiornamento vedere pubblicata la revisione di questo documento.
Il Rapporto Tecnico UNI/TR 11331:2021 debutta accompagnato dall’aspettativa che le organizzazioni che implementano SGA, gli Organismi che li certificano e le parti interessate che li utilizzano per i loro diversi scopi possano sempre trovare nel mercato italiano un riferimento fondamentale per applicare la norma in modo efficace e per comprendere il significato ed i possibili utilizzi delle certificazioni accreditate di SGA.

Camillo Franco
Membro UNI/CT 004/GL 01 “Sistemi di gestione ambientale”
Ispettore Accredia