Articoli | 7 Febbraio 2024
Il contributo di UNI per la definizione degli standard antibullismo delle strutture rivolte ai giovani
L’Avv. Emanuele Montemarano, project leader della UNI/Pdr 42:2018, racconta il lavoro svolto da UNI per la tutela dei più giovani
Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo
Emanuele Montemarano
Avvocato e Project Leader della UNI/PdR 42:2018
Il 7 febbraio, Giornata Mondiale contro il Bullismo, è un momento simbolico ogni anno per riflettere sulle strategie che le istituzioni e le agenzie educative del Paese possono mettere in campo per contrastare un fenomeno sempre più diffuso e drammatico, sia nella modalità tradizionale che in quella del cyberbullismo, che caratterizza sempre di più le attuali generazioni di giovani.

A questo proposito, è importante ricordare il prezioso contributo che UNI ha fornito agli operatori del settore, attraverso l’adozione nel 2018 della Prassi di Riferimento UNI/PdR 42, il primo standard a livello mondiale interamente dedicato a definire un sistema di gestione per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, sia nelle scuole che in tutte le altre strutture che ospitano giovani e adulti vulnerabili, come ad esempio centri diurni, parrocchie e oratori, strutture carcerarie minorili, colonie estive, centri sportivi e palestre.
La PdR 42/2018 rappresenta, ad ormai oltre cinque anni dalla sua approvazione, un punto di riferimento essenziale per le organizzazioni che intendano adottare un approccio strutturato e certificato nella lotta contro il bullismo. La PdR definisce infatti linee guida chiare e dettagliate per la prevenzione e la gestione di episodi di bullismo e cyberbullismo, anche attraverso un processo continuo di miglioramento, com’è tipico del resto di tutti i sistemi di gestione.
Il rispetto della PdR 42 consente alle organizzazioni scolastiche, nonché a tutte le altre interessate a prevenire e contrastare il bullismo, di ottenere una certificazione pienamente valida e riconosciuta da ACCREDIA, ente unico nazionale di accreditamento. In questi anni molte scuole hanno ottenuto la certificazione, che costituisce una garanzia per alunni e genitori e rappresenta un valore aggiunto dell’offerta formativa, anche allo scopo di guidare la scelta dei genitori in merito alla scuola cui iscrivere i propri figli. Anche nel settore non scolastico, peraltro, si sono diffuse certificazioni accreditate, ad esempio in ambito sportivo e ricreativo.
Nell’ultimo biennio gli strumenti di contrasto del bullismo e del cyberbullismo si sono ulteriormente rafforzati, grazie all’adozione da parte del Ministero dell’Istruzione delle nuove Linee nazionali di orientamento sul bullismo, che riprendono molti dei punti contenuti nella PdR 42, rendendoli riferimento ufficiale per tutte le scuole italiane: anche da questo punto di vista il contributo della normazione volontaria al progresso della società è stato notevole, dal momento che ha favorito una regolamentazione nazionale conforme alle migliori prassi approvate da UNI.
Se nel settore scolastico la regolamentazione antibullismo si è ormai consolidata, in tutti gli altri ambiti rivolti ai giovani, in assenza di una corrispondente normativa pubblica, è imminente la trasformazione in una vera e propria Norma UNI della PdR 42. Si può affermare quindi che, proprio in un settore di grande rilevanza sociale come quello del bullismo, la collaborazione tra normazione volontaria e regolamentazione pubblica ha prodotto un significativo miglioramento dei modelli di riferimento, nel solco della crescente attenzione alla responsabilità sociale che caratterizza l’attività di UNI nell’attuale fase storica.
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