Notizie | 6 Giugno 2024
Per un Mercato Unico più forte
CEN e CENELEC accolgono con soddisfazione la relazione di Enrico Letta, Presidente dell’Istituto Jacques Delors, dal titolo significativo “Much more than a market”.
Il Mercato Unico Europeo nel 2023 ha celebrato i suoi primi 30 anni.
Come è noto il sistema di normazione ne è una pietra angolare, assicurando la libera circolazione di beni e servizi e garantendo i cittadini in merito alla qualità e alla sicurezza, indipendentemente dal paese dell’UE da cui provengono o in cui si trovano.
Ora la recente pubblicazione del rapporto di Enrico Letta, attuale Presidente dell’Istituto Jacques Delors ed ex Primo Ministro italiano, sul futuro del mercato unico offre un’importante opportunità di riflessione.
Il documento ha un titolo esplicativo – “Much more than a market” – e un ancor più esplicativo sottotitolo (“Speed, Security, Solidarity. Empowering the Single Market to deliver a sustainable future and prosperity for all EU Citizens“), ossia rafforzare il Mercato Unico per offrire un futuro sostenibile e prosperità a tutti i cittadini dell’Unione europea.
CEN e CENELEC condividono l’ambizione di un mercato unico più forte e sono lieti di vedere riconosciuto il ruolo della normazione come mezzo per realizzare questo obiettivo.
Nel report Enrico Letta individua nelle norme tecniche uno degli strumenti di maggior efficacia per facilitare l’armonizzazione dell’UE ed afferma: “È essenziale continuare a investire nel miglioramento e nella promozione degli standard europei, rafforzando il ruolo del mercato unico come solida piattaforma che sostiene l’innovazione, tutela gli interessi dei consumatori e promuove lo sviluppo sostenibile“.
Il richiamo ai processi di innovazione, allo sviluppo sostenibile, ma anche ad altri temi di rilevanza cruciale come l’economia circolare a proposito dei quali la normazione può fornire, e in gran parte già fornisce, un significativo contributo è un importante riconoscimento degli sforzi finora condotti da CEN e CENELEC per supportare concretamente le politiche e le strategie UE.
In questo contesto è interessante il richiamo che Enrico Letta fa a quella che lui definisce la “quinta libertà” che il Mercato Unico del futuro deve essere sempre più in grado di promuovere, oltre alle quattro “tradizionali”, cioè libertà di movimento di persone, merci, servizi e capitali che si basano fondamentalmente “sui principi teorici del XX secolo“. A queste, il nuovo Mercato Unico deve aggiungere il potenziamento della ricerca, dell’innovazione e dell’istruzione, in grado di dare una nuova dimensione al mercato comune. Questa nuova “quinta libertà” proposta da Letta è in piena sintonia con l’impegno del CEN e del CENELEC di rafforzare il rapporto tra standardizzazione, ricercatori e innovatori.
I vantaggi derivanti dall’integrazione delle norme nelle attività di ricerca e innovazione sono duplici. In primo luogo, l’inclusione dei risultati della ricerca nelle attività di standardizzazione garantisce l’individuazione delle tecnologie emergenti più efficaci. In secondo luogo, la promozione di idee basate sulla ricerca e sull’innovazione all’interno di nuovi standard può facilitarne la diffusione sul mercato, favorendo la circolazione di prodotti innovativi, aumentandone al tempo stesso la rilevanza.
In questo senso CEN e CENELEC auspicano che questa “quinta libertà” si consolidi e che il ruolo delle norme europee nel colmare il divario tra mondo della ricerca e innovazione venga sempre più riconosciuto.
Un Mercato Unico europeo sostenuto da un sistema di normazione efficace, basato sui principi del consenso e dell’inclusività, deve dunque essere un obiettivo cruciale dell’Unione europea.
Il 22 febbraio scorso Andreea Gulacsi, direttrice delle politiche e degli affari esterni del CEN e del CENELEC, aveva avuto modo di discutere di come utilizzare gli standard per il futuro del mercato unico in uno scambio di opinioni al Parlamento europeo proprio con Enrico Letta.
Ora il rapporto “Much more than a market” ne fissa le prime, fondamentali coordinate.
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